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Le percentuali di proteine grezze. Ci si può fidare di cosa leggiamo in etichetta?

proteine grezze in etichetta

Ci si può fidare delle percentuali di proteine grezze che compaiono nell’etichetta del cibo che compriamo per i nostri cani e gatti? Dipende!!

La percentuale di “Proteine grezze” in etichetta tra i componenti analitici.

L’elenco dei Componenti analitici è il risultato di un’analisi chimica a cui viene sottoposto il prodotto finito espresso in percentuale rispetto alla totalità del prodotto. Le voci che compaiono sono le “Proteine grezze“, i “Grassi grezzi“, le “Ceneri grezze“, la “Fibra grezza” e l’”Umidità“.

Facciamo un esempio per assurdo: se prendessimo una borsa di cuoio, dell’olio motore esausto e un po’ di segatura, li macinassimo insieme e facessimo analizzare chimicamente questo intruglio di spazzatura tossica, il risultato espresso in dati “grezzi” potrebbe essere:

  • 32% di proteine grezze
  • 10% di grassi grezzi
  • 3% di fibre grezze

Queste percentuali sono buone, proprio quanto quelle che troviamo indicate in qualunque cibo per cani o gatti di qualità: la pelle fornisce le proteine, l’olio motore i grassi e la segatura le fibre. Ma tu daresti da mangiare al tuo cane o gatto roba del genere?

Le aziende produttrici hanno interesse che le percentuali sembrino buone, quindi molto spesso le ricette sono manipolate in modo da “aggiustarle” aggiungendo proteine di dubbio valore nutrizionale, ecco spiegato come mai alcuni cibi PESSIMI hanno quasi sempre i “Componenti analitici” (proteine grezze, grassi grezzi, ceneri grezze, fibre grezze) ben bilanciati.

La tabella che riporta le percentuali dei componenti analitici, chiamata dell'”Analisi garantita”, non è sufficiente per giudicare la reale qualità di un cibo, perché quelle percentuali non includono quasi mai due voci molto importanti: il contenuto di umidità dell’alimento di partenza e la qualità e la digeribilità delle proteine grezze dichiarate.

Il contenuto di umidità delle fonti proteiche

Il modo migliore per valutare il contenuto di proteine in un cibo è considerarlo al netto del contenuto d’acqua della materia prima, bisogna cioè basarsi su quella che viene chiamata “sostanza secca“: il cibo umido contiene all’incirca il 70% d’acqua, dunque se paragonassimo 100 gr di cibo umido e 100 gr di cibo secco quest’ultimo potrebbe sembrare contenere molte più proteine, ma senza l’acqua, lo stesso cibo umido potrebbe contenere una percentuale molto più alta di proteine rispetto al secco, dipende dalla materia prima, l’ingrediente da cui provengono quelle proteine.

La qualità delle proteine grezze in etichetta

Per misurare la percentuale proteica in un cibo si misura la presenza di azoto, dunque la percentuale delle “Proteine grezze” riportata in etichetta indica semplicemente quanto azoto è presente nel prodotto in questione. L’azoto è infatti l’elemento chimico che distingue la molecola delle proteine da quelle dei carboidrati o dei grassi e, in teoria, più è alto il valore di azoto più proteine dovrebbero essere presenti nel prodotto.

Il condizionale è d’obbligo, perché prima di tutto bisogna chiedersi qual è la fonte di azoto nel prodotto.

Le proteine sono formate da catene di amminoacidi. Perché un cane si mantenga bene in salute sono necessari 22 amminoacidi, di cui 10 sono prodotti dall’organismo e altri 10 per il cane e 12 per il gatto, si devono assumere tramite l’alimentazione , ecco perché vengono detti “essenziali“. Ma le fonti proteiche non sono tutte uguali: alcune sono migliori di altre perché offrono una maggiore varietà di amminoacidi, hanno cioè un alto valore biologico.

Ma non basta. 

La digeribilità delle proteine grezze in etichetta

Non basta che il cibo per i nostri animali sia fatto con proteine di alta qualità, deve essere anche facile da digerire.

La digestione consiste in una scomposizione graduale del cibo in elementi sempre più semplici. L’alta digeribilità si ha quando la fonte proteica può essere scomposta in elementi facili e veloci ad essere assorbiti attraverso le pareti dell’intestino, per poi passare all’intero organismo attraverso il sangue.

Gli ingredienti proteici che rispettano i due requisiti del valore biologico elevato e dell’alta digeribilità, per dei carnivori come cane e gatto, provengono da fonti animali, ecco perché la carne è un ingrediente tanto importante nel cibo per cani e gatti: il loro sistema digerente riesce a gestirla molto meglio dei carboidrati. Nel caso del gatto che è un “carnivoro obbligato“, a differenza del cane che è un “carnivoro opportunista“, questo è ancora più rilevante.

In conclusione

Anche se certamente il cibo in commercio non è a base di “borse di pelle, olio motore e segatura“, molti cibi per animali domestici possono ingannare se ci si affida solo alle percentuali dichiarate in etichetta delle proteine grezze, dunque bisogna fare attenzione e imparare a leggere le etichette.

Saper leggere le etichette permette di confrontare la lista dei “Componenti analitici” con quella della “Composizione“, vale a dire degli ingredienti, per fare una scelta più consapevole.

Se vuoi possiamo analizzare insieme l’etichetta del cibo che acquisti abitualmente, o posso insegnarti a farlo in modo che tu sappia come interpretare le varie voci e possa valutare autonomamente i prodotti.


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Valeria De Riso

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