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La corretta alimentazione per cane e gatto. Sono quello che mangiano!

corretta alimentazione per cane e gatto

Qual è la corretta alimentazione per cane e gatto?

Come noi, anche i cani e i gatti sono quello che mangiano, e se non seguono una corretta alimentazione, cioè una dieta appropriata alla specie, nel medio-lungo termine vanno incontro a problemi di salute.

Alimentazione corretta per cane e gatto: quella appropriata alla specie

Se vivessero in natura cani e gatti sopravviverebbero grazie alle prede che cacciano.

I gatti berrebbero raramente acqua, poiché la maggior parte dei liquidi proverrebbe da uccelli, roditori o altri piccoli animali.

I cani potrebbero nutrirsi di prede, ma anche di carogne, masticando le cartilagini e le ossa, mantenendo così i denti puliti.

Entrambi assumerebbero basse dosi di amidi e fibre provenienti dagli stomaci delle loro prede, predigeriti e insieme agli enzimi digestivi delle prede stesse.

Quindi l’alimentazione corretta per cane e gatto è quella appropriata alle loro specie di carnivoro stretto – il gatto – e di carnivoro opportunista – il cane.

Dovrebbe imitare il più possibile le prede ed avere come principale ingrediente la carne, pochi amidi, la giusta quantità di fibre, ed essere in tutto e per tutto naturale.

Dalla natura ai salotti: come è cambiata l’alimentazione di cani e gatti

Gli animali domestici sono passati dalla natura selvaggia ai nostri salotti.

Ora aspettano, e a volte pretendono, che noi umani diamo loro da mangiare. Dipendono totalmente dalle nostre scelte.

Si nutrono di cibi commerciali spesso mal bilanciati e non idonei alle loro specie che, in alcuni casi, possono nuocergli.

Il cibo commerciale per animali domestici non sempre fornisce tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per essere in salute nei diversi momenti della loro vita, perché aggiunti sotto forma di vitamine e sali minerali di sintesi, che l’organismo non riconoscerà come biologicamente compatibili e assimilerà in percentuali molto basse, con residui e scorie da eliminare a carico di reni e fegato.

Molto spesso gli alimenti commerciali contengono anche elementi di cui i nostri animali non solo non hanno bisogno, come additivi chimici e conservanti, ma che possono danneggiare la loro salute.

Un esempio di conservante comunemente presente è il glicole propilenico usato per mantenere l’umidità nel cibo.

Il glicole propilenico è stato collegato all’anemia, uccide i globuli rossi nei gatti (e dunque uccide i gatti), per cui è stato vietato nei loro alimenti (forse perché si tratta fondamentalmente di una sorta di antigelo?), ma è ritenuto perfettamente sicuro per il cibo per cani perché nessuna morte è stata apertamente ancora attribuita alla sua presenza.

Tuttavia nessuno ha ancora messo in rilievo l’effetto cumulativo di mangiare quotidianamente piccole quantità di questa o altre sostanze simili!

Frequentemente i cereali, o le fonti di amidi, sono prevalenti, perché sono ingredienti meno costosi, molto meno costosi della carne e degli organi interni.

Gli amidi inoltre sono necessari per legare insieme le crocchette, e anche se non compaiono come primo ingrediente sono presenti sotto varie forme (patate, cereali, legumi, farine) che sommate insieme alla fine danno percentuali più alte delle fonti animali, soprattutto quando queste sono presenti come “fresche“, vale a dire crude prima di essere disidratate per comporre la crocchetta.

Eliminata l’acqua naturalmente contenuta dall’ingrediente crudo – circa il 70-75% nelle carni e circa l’80-85% nei pesci – la percentuale di carne o pesce reale sarà inferiore a quella dichiarata da crudo.

Una delle cose più importanti che possiamo fare per la salute del nostro animale domestico è quella di seguire un’alimentazione più naturale.

Con una dieta appropriata è possibile migliorare dermatiti, prurito, ghiandole perianali infiammate, allergie, artrite, diabete, vomito cronico e diarrea.

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Gli ingredienti del cibo commerciale sono sempre genuini?

L’industria del cibo per animali domestici è un’estensione dell’industria alimentare e agricola umana.

Il cibo per animali domestici fornisce un mercato di trasformazione in profitto degli scarti delle lavorazioni del cibo processato per noi umani.

Grassi animali e oli vegetali di scarto, cereali considerati “non più idonei al consumo umano“, rimanenze della trasformazione delle carni e dei pesci per uso umano e altri prodotti non più utilizzabili per la nostra alimentazione, possono essere destinati al petfood.

Le lavorazioni, per garantire la salubrità di questi elementi, richiedono alte temperature, che impoveriscono materie prima già in partenza di scarso valore nutritivo, con la conseguente necessità di utilizzare vitamine, sali minerali e amminoacidi di sintesi per rendere i prodotti finali “completi“.

Nella maggioranza dei casi, compagnie di petfood blasonate e famose investono molto di più in operazioni di marketing e pubblicità che non sulla qualità effettiva del prodotto.

Le conseguenze di una dieta non appropriata alla specie

Tra i sintomi più comuni conseguenza di una scorretta alimentazione per cane e gatto si osservano: cattivo odore dell’animale, alito pesante, pelo secco e opaco, prurito, produzione di gas intestinale, ghiandole perianali che si infiammano, feci molli.

Tra i gatti sono diventate comuni malattie come il diabete e problematiche renali e urinarie.

Nel 2020 l’FDA ha rilevato un collegamento tra gli alimenti grain free (senza cereali) per cani e un tipo di malattia cardiaca chiamata cardiomiopatia dilatativa.

La ricerca preliminare si è concentrata sull’aminoacido chiamato taurina e sul suo ruolo nella normale funzione cardiaca, il cui assorbimento pare fosse inibito dalla grande quantità di legumi presenti in questo tipo di alimenti, in sostituzione dei cereali.

In ultimo, come non tenere in considerazione i continui richiami di cibo per animali domestici contaminati, a causa dei quali migliaia di cani e gatti sono stati avvelenati, a partire dallo scandalo della melamina del 2007 per finire al più recente ritiro dei mini hamburger surgelati di Wolf’s Menu Essential dell’azienda Vema Petfood&care srl.

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Cosa possiamo fare avendo consapevolezza di tutto questo?

La scelta per eccellenza è variare l’alimentazione dei nostri animali e propendere per le diete fresche, casalinga o BARF, correttamente bilanciate da un veterinario nutrizionista.

Nel caso non si potesse seguire questa strada e si volesse utilizzare un cibo commerciale scegliere prodotti di alta qualità, con etichette chiare e composizioni formate da ingredienti facilmente riconoscibili come qualcosa che potremmo comprare nei negozi e comporre la ciotola del nostro cane o gatto, alimenti naturali, senza coloranti, aromi artificiali, appetizzanti, proteine estratte, farine e prodotti derivati.

In poche parole: imparare a leggere le etichette per poter valutare autonomamente e con consapevolezza i prodotti!

Alcune indicazioni per la valutazione di un alimento commerciale:

  • gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente: il primo e principale ingrediente deve essere la carne (o il pesce) indicata da questa parola;
  • evitare i prodotti dove gli ingredienti compaiono come “frazioni alimentari“, come il glutine di grano o glutine di mais, le proteine disidratate, le proteine idrolizzate: sono ingredienti derivanti dalla lavorazione degli alimenti umani e non sono nutrizionalmente validi;
  • evitare i prodotti che contengono conservanti o additivi indicati in modo generico, o come l’etossichina (E324), il BHA (E320), il BHT (E321) e il glicole propilenico (C3H8O2), e preferisci quelli senza conservanti o con conservanti naturali come l’Acido ascorbico (vit. C), l’olio di rosmarino, la vit. E e i tocoferoli provenienti dagli oli vegetali;
  • evitare i prodotti con esaltatori di sapidità artificiali, come l’acido fosforico e le proteine idrolizzate e i grassi animali aggiunti;
  • evitare i prodotti con i coloranti artificiali come coloranti azoici e il nitrito di sodio.

E tu, stai seguendo una corretta alimentazione per il tuo cane o il tuo gatto?

Hai la sicurezza di proporgli una dieta di alta qualità?

Vuoi un’analisi dell’etichetta del cibo che stai attualmente utilizzando e imparare a leggere le etichette dei prodotti in commercio?

Puoi richiedere una consulenza gratuita attraverso il modulo che trovi cliccando sul pulsante qui sotto!


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Valeria De Riso

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