La lettiera è una risorsa molto importante per il gatto, che è un animale sensibile e dalla personalità complessa e sfaccettata. In questo articolo ti aiuto a capire quale potrebbe essere quella più adatta al vostro caso.
Scegliere la lettiera: non così semplice come può sembrare
I gatti sono animali molto puliti, con un senso acutissimo dell’olfatto e dei cuscinetti plantari molto sensibili, quindi scegliere la lettiera giusta non è semplice.
Esistono svariate tipologie di lettiera tra cui orientarsi. Vediamo quali sono e che differenze hanno una dall’altra.
Si dividono in due macro gruppi, quelle assorbenti e quelle agglomeranti
Scegliere la lettiera: le assorbenti
Le lettiere assorbenti hanno la caratteristica di drenare e assorbire i liquidi. Possono essere composte da sabbia e calce, argilla naturale e disidratata in granuli, o da silicio.
Hanno un buon potere assorbente degli odori, grazie ad additivi come bicarbonato di sodio o carbone, ma:
- potranno essere rimosse solo le feci
- l’urina viene assorbita rimanendo nei granuli, a volte nemmeno del tutto rimanendo sul fondo della cassetta, motivo per cui vanno necessariamente cambiate totalmente almeno una volta alla settimana
- lasciano tracce di polvere, che resta sui polpastrelli del gatto che la porta in giro, oltre ad essere potenzialmente allergizzante se inalata
- a volte sono profumate, per coprire l’odore dell’urina che rimane al loro interno, e le profumazioni possono infastidire il gatto o provocargli allergie
- il silicio, pur avendo il vantaggio di una grande capacità assorbente e di non rilasciare polvere, può causare reazioni allergiche, arrossamento dei polpastrelli o degli occhi, e a seconda della dimensione dei granelli può risultare troppo rumoroso o sgradito al tatto dal gatto; è inoltre una sostanza inquinante con un forte impatto ambientale, non essendo idrosolubile non può essere gettato nel wc né nella compostiera.
Scegliere la lettiera: le agglomeranti
Le lettiere agglomeranti hanno la capacità di addensare i liquidi, per cui usandole è possibile raccogliere ed eliminare non solo le feci, ma anche delle “palline” che si formano con le urine e tenere la lettiera pulita più a lungo e con il minimo spreco.
In questo modo, benché abbiano dei costi maggiori rispetto a quelle assorbenti, ci sarà un risparmio sul lungo termine perché è possibile pulire la cassetta senza buttare tutta la lettiera che è stata utilizzata, ma semplicemente tenerla da parte e rimetterla nella cassetta una volta che questa è stata lavata.
Questa possibilità è importante anche perché in quella lettiera ci sono tutti gli “odori” del gatto che normalmente la usa, cosa che gliela renderà più apprezzata perché familiare.
Per questa capacità di addensamento delle urine delle lettiere agglomeranti, è importante che la cassetta sia riempita in modo sufficiente da consentire al gatto di scavare e a noi di rimuovere facilmente i grumi che si formano. Se le deiezioni si attaccano sul fondo è segno che la cassetta non è stata riempita abbastanza.
Esistono diversi tipi di lettiere agglomeranti: quelle più diffuse sono realizzate con la bentonite, un minerale economico che a contatto con i liquidi si trasforma in una specie di gel viscoso, o anche con la sepiolite, altro minerale con alto potere assorbente che ha il vantaggio di non rilasciare polvere.
Ci sono poi le lettiere realizzate con fibre vegetali: scarti della lavorazione del mais, fibra di cocco, pellet di carta riciclata o di fibre di legno.
Questo tipo di lettiere hanno due caratteristiche in comune:
- essere molto gradite dai gatti come sensazione sotto le zampe, perché in genere di grana molto fine
- essere totalmente riciclabili (salvo quelle di pellet di carta, per via degli inchiostri e altri residui)
Tuttavia va fatta attenzione nel momento della scelta, perché in alcuni casi non sono 100% naturali, contenendo additivi aggreganti artificiali (colle).
Se si cerca un prodotto non impattante sull’ambiente e facilmente smaltibile direttamente nel wc o nel compost (seguendo le regole di smaltimento del proprio comune) è bene leggere attentamente la descrizione sulla confezione.
Scegliere la lettiera: la grana fine
Quando il gatto utilizza la cassetta mette in scena una vera e propria “danza rituale”, detta coreogramma: annusa, scava una buca, si rigira, si libera, poi si rigira e ricopre le deiezioni.
Essendo un animale originario del deserto, è attratto naturalmente da substrati morbidi, cedevoli e privi di odore simili alla sabbia, ecco perché è preferibile scegliere lettiere a grana fine e senza profumazioni.
La manutenzione della lettiera
La manutenzione ordinaria quotidiana e quella straordinaria periodica della lettiera e della cassetta sono fondamentali.
Secondo uno studio1 i gatti preferiscono evacuare in substrati puliti anziché sporchi, non tanto per i messaggi chimico-olfattivi lasciati da un eventuale altro utilizzatore (naturalmente in un contesto con più gatti conviventi e ben socializzati fra di loro), né per l’odore di feci e di urine nel contenitore, ma per la presenza fisica dei grumi di urine e feci nella cassetta non pulita, che ostacolerebbero il loro rituale di eliminazione.
Pulire due o più volte al giorno la lettiera, se è costituita da un buon materiale agglomerante che formerà palline che non si rompono, aiuterà a prevenire i cattivi odori.
Ogni due-tre settimane bisogna lavare tutta la cassetta (se è chiusa, anche il coperchio) con acqua calda e del sapone neutro, o con una diluizione di acqua e aceto, meglio se di mele perché più delicato, o ancora meglio con dei microrganismi rigenerativi che oltre a non avere alcun odore hanno un impatto benefico sul microbiota ambientale.
Evitare di rivestire la cassetta con teli di plastica che, oltre a non migliorare né facilitare le operazioni di pulizia, creano un disturbo al gatto che troverà un impedimento nell’eseguire tutte le fasi rituali del momento delle eliminazioni. Questo può creare un’associazione negativa all’uso della cassetta fino ad arrivare al punto di non utilizzarla più e liberarsi in giro per casa.
Un piccolo trucco per facilitare l’assorbimento degli odori è aggiungere un paio di cucchiai di bicarbonato alla lettiera: è facile da reperire, economico e non è tossico o irritante per i gatti.
Scegliere la lettiera con un occhio all’impatto ambientale
Se vuoi fare scelte naturali che salvaguardino l’ambiente, e vuoi un suggerimento su una lettiera naturale al 100%, biodegradabile ed ecologica, ad altissimo potere assorbente, delicata e dalla gradevole fragranza di legno, oppure su come pulire gli oggetti d’uso del tuo gatto senza utilizzare detersivi chimici, scrivimi per una consulenza gratuita e non impegnativa all’indirizzo info@secondonaturapetfood.it o cliccando sul pulsante qui sotto.
1 Borchelt PL. Cat elimination behavior problems. Vet Clin North Am Small Anim Pract 1991; 21:257-264.
Foto di copertina da Freepik