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Cibi tossici per il gatto: 24 alimenti a cui fare attenzione

cibi tossici per il gatto

Alcuni alimenti possono essere seriamente pericolosi per la salute del gatto, sapere a quali fare attenzione è importante. Vediamo insieme cosa evitare.

Quali sono i cibi tossici per il gatto?

I gatti hanno un sistema digerente e uno stomaco diversi dai nostri, inoltre non hanno molte papille gustative e non hanno un’elevata capacità di assaporare i sapori dolci.

Di conseguenza invece che limitarsi al gusto, quando si tratta di scegliere un alimento, sono fortemente guidati dall’olfatto, dalle sensazioni in bocca, dalla consistenza, dalla forma e dalla temperatura.

Alcuni alimenti possono provocare seri danni alla loro salute, quindi sapere a quali fare attenzione e quali evitare del tutto è importante per tutelarli al meglio e non andare incontro a disturbi o malattie.

Ecco un elenco di cibi tossici per il gatto e quelli a cui stare attenti

1. Latte e latticini

L’immagine del gatto che beve il latte in una ciotolina è un classico. In realtà, anche se i gatti lo gradiscono molto, il latte NON è un alimento adatto a loro.

I gatti in quanto mammiferi subito dopo la nascita si alimentano con il latte materno, o in alternativa con quello artificiale specifico per gatti.

Il latte vaccino può essere potenzialmente dannoso per i nostri amici felini, perché dopo i due mesi di vita, i gatti smettono di produrre la lattasi, l’enzima necessario per scomporre e digerire il lattosio, uno zucchero presente nel latte e in alcuni latticini.

Non avendo questo enzima i gatti possono andare incontro a diarrea, perché il lattosio ha un’azione lassativa, e di conseguenza non assimilarne le sostanze nutritive.

Essendo dunque i gatti adulti intolleranti al lattosio, è meglio evitare del tutto la somministrazione del latte ed i suoi derivati.

Tuttavia, per i gatti golosi, esistono delle alternative:

  • i latti specifici per gatti che si trovano nei negozi per animali
  • i latti delattosati, cioè senza lattosio, definiti anche ad Alta Digeribilità
  • lo yogurt, bianco, magro e senza zucchero, in cui il lattosio è predigerito dai lactobacilli

2. Aglio, cipolla, porro, scalogno, erba cipollina

Sono assolutamente da evitare. Qualsiasi membro di questa famiglia di piante può causare intossicazione indipendentemente dal fatto che sia fresco, in polvere, cotto, crudo o disidratato, attenzione quindicanche ai cibi già pronti che possono contenere questi ingredienti.

La cipolla è leggermente più tossica dell’aglio.

L’aglio può essere tossico per il gatto a partire dai 5gr/kg se fresco, da 1-2,5 gr/kg  se secco, inoltre può risultare irritante per lo stomaco.

Questi alimenti contengono bisolfati e solfossido metilcisteina sostanze che possono danneggiare i globuli rossi arrivando, nei casi più gravi, a distruggerli e a causare forme anche importanti di anemia emolitica e danni ai reni.

I sintomi iniziali possono essere molto vaghi e non specifici, come vomito e/o diarrea accompagnati da perdita di appetito e urina di colore scuro.

L’anemia può iniziare a svilupparsi già 12 ore dopo aver assunto uno di questi alimenti, ma normalmente i sintomi si manifestano con un ritardo di 2-5 giorni. È durante questo lasso di tempo che potresti notare che il tuo gatto diventa piuttosto letargico, depresso e disinteressato alle normali attività.

3. Cioccolato, caffè, tè

Il cioccolato contiene la teobromina, letale per i gatti.

Cioccolato fondente, cacao in polvere, burro di cacao e fave di cacao sono tra gli alimenti di questo genere più pericolosi, in quanto contengono i più alti livelli di teobromina rispetto al cioccolato al latte o al cioccolato bianco.

Bastano pochi grammi per avvelenare un gatto: la teobromina agisce a livello neurologico e nelle ore seguenti l’accidentale somministrazione, può causare rapidamente disturbi allo stomaco e iperattività; può avere un impatto negativo sui reni e sul sistema nervoso, oltre a innescare un ritmo cardiaco anormale. Nella peggiore delle ipotesi può essere fatale.

I sintomi possono variare da malessere generale, inappetenza, diarrea, fino al coma.

Anche tè e caffè provocano effetti simili: grandi dosi possono causare fibrillazione cardiaca tanto da richiedere l’intervento di un veterinario. Nei gatti, l’ingestione di caffeina colpisce l’intestino, i reni, il sistema nervoso e cardiovascolare e può essere fatale se non trattata. La caffeina è presente anche in molte bevande energetiche e nelle cole.

Se ti accorgi che il gatto ha ingerito cioccolato o sostanze contenenti caffeina, è molto importante cercare immediatamente l’aiuto di un veterinario. 

4. Zucchero, dolci e dolcificanti 

Tutti i dolci sono alimenti nocivi per i gatti, comprese caramelle e zucchero in genere perché provocano diabete e obesità.

Tra i dolcificanti lo xilitolo, utilizzato in molti alimenti per uso umano e altri prodotti (gomme da masticare, prodotti da forno, alimenti per diabetici, dentifricio), può causare un aumento anomalo del rilascio di insulina dal pancreas, che a sua volta porta a una diminuzione dei livelli complessivi di zucchero nel sangue.

I primi segni di un problema legato allo xilitolo sono letargia, vomito e perdita di coordinazione muscolare, ma senza un trattamento rapido questo può progredire fino a causare insufficienza epatica e convulsioni.

5. Pesce crudo e scarti del pesce

I gatti amano molto il pesce, ma bisogna fare attenzione a che tipo di pesce gli si propone: non danno problemi il nasello, le sarde e la platessa o la sogliola, e neanche i pesci come la trota e quelli della famiglia dei salmoni. Invece pesci come l’aringa o la carpa, specialmente crudi sono da evitare.

Il pesce crudo contiene un enzima che distrugge la tiamina, più nota come vitamina B1. Questa è una vitamina essenziale per i gatti e la sua carenza può provocare gravi disturbi neurologici, che alla fine portano a convulsioni e coma.

È sempre bene consultare un veterinario nutrizionista quando si sceglie di seguire una dieta BARF dunque a base di alimenti crudi: nel caso dei pesci bisogna farsi indicare quali sono da evitare.

Inoltre se si vuole somministrare il pesce crudo bisognerà abbatterlo a -36°C per almeno un giorno, prima di offrirlo al gatto per escludere la presenza dell’Anisakis, un parassita che resiste alla digestione, può arrivare vivo nell’intestino, bucarlo e causare peritonite. 

Parlando di pesce è bene dedicare qualche parola al tonno, che i gatti adorano, ma che utilizzato a lungo termine provoca malnutrizione: non contiene i nutrienti specifici di cui i gatti hanno bisogno per la salute generale e nel tempo può anche portare ad avvelenamento da mercurio.

Inoltre, se proprio vogliamo offrirlo al gatto, è meglio utilizzare quello al naturale e non quello sott’olio perché l’organismo del gatto, carnivoro obbligato, non gestisce bene gli oli vegetali, meglio preferire grassi di origine animale e in maniera moderata (vedi più avanti il paragrafo sugli alimenti grassi).

Anche le lische del pesce possono essere molto pericolose per il gatto.

6. Ossa cotte

Se un gatto ha l’opportunità di passare parte del suo tempo in natura è facile che riesca a catturare topolini e uccellini, che mangerà per intero, comprese le ossa. 

Sicuramente le ossa, essendo ricche di calcio, sono importanti dal punto di vista nutrizionale, perché rinforzano lo scheletro e aiutano nel mantenimento dell’igiene dentale grazie al massaggio gengivale e all’attività di masticazione.

Tuttavia, bisogna darle ai gatti crude e molto vicine per dimensioni a quelle di una eventuale preda, come per esempio le ali o il collo del pollo. Le ossa cotte invece si scheggiano molto facilmente, mettendo il gatto a rischio di soffocamento e/o causare ferite e lacerazioni della bocca  e degli organi interni.

7. Cibo per cani

Alimentare il gatto con il cibo dei cani non è possibile: cane e gatto hanno esigenze nutrizionali diverse e le due tipologie di cibo non sono differenti per una mera strategia di marketing, ma perché composizione e livelli proteici contenuti nei due tipi di alimenti differiscono in base all’animale a cui sono destinati. Invertire le due tipologie di cibo potrebbe,  a lungo andare, portare ad eccessi o a carenze nutrizionali.

8. Uova crude 

Le uova crude possono contenere virus e batteri potenzialmente dannosi come Escherichia coli Salmonella. Inoltre nell’albume crudo c’è un enzima, l’avidina, che riduce l’assorbimento della biotina, una vitamina del gruppo B. A lungo termine, la carenza di questa vitamina può portare a problemi di pelle e pelo.

9. Carne cruda 

Come già detto può capitare che il gatto di casa divori un uccellino senza lasciare neanche il becco.
Un topolino o un uccellino vivi sono un cibo naturale e bilanciato: acidi grassi ricavati dal grasso, proteine fonte di amminoacidi, fibre ricavate dal becco, artigli, piume e pelo, vitamine e minerali dalle interiora. Inoltre sono una novità piacevole di materiali diversi da masticare.

L’unico rischio è che mangiando la loro carne cruda questa potrebbe essere infetta e causargli qualche problema.

La carne che offriamo ai nostri gatti deve essere magra e sempre almeno scottata perché può essere veicolo di parassitosi, di batteri e virus potenzialmente dannosi, come Escherichia coli Salmonella, e di una malattia – non molto frequente, ma da non sottovalutare per il suo esito sempre fatale perché provoca encefalite – la malattia di Aujeszky o pseudorabbia, soprattutto le carni del maiale, del pollo e del tacchino.

Il gatto mastica poco per questo è importante che la carne sia tagliata a pezzetti in modo che sia costretto a masticare, così da pulire i denti e fortificare le gengive.

Quali sono le tipologie di carne sono più indicate?

La carne di origine bovina è molto digeribile. Un’alternativa possono essere la carne di cavallo o di maiale che un tempo era sconsigliata per i gatti, ma opportunamente cotta non dà nessun rischio di contrarre malattie. Il pollo infine è un tipo di carne molto appetibile, digeribile e con pochi grassi, sempre facendo attenzione a non dare le ossa cotte, che possono essere pericolose.

cibi tossici per il gatto

10. Grasso, insaccati, salumi, lardo, cibi fritti

È bene non dare al gatto insaccati, salumi, grasso della carne, prosciutto e cibi fritti: gli aromi, il sale in grande quantità e il grasso in eccesso possono nell’immediato provocare vomito e diarrea, e a lungo termine favorire la pancreatite.

11. Fegato e frattaglie

Tutte le frattaglie – fegato, polmone, cuore, trippa – sono molto gradite ai gatti, e sono una grande fonte di nutrienti, ma vanno offerte cercando di mantenere un equilibrio nei pasti:

  • il fegato è molto ricco di proteine e vitamine, ma può avere effetti lassativi; è molto ricco soprattutto di vitamina A che viene immagazzinata nel corpo e se assunta in eccesso può  causare un’ipervitaminosi e danni all’apparato scheletrico del gatto: deformità ossea, sino alla fusione di elementi della colonna vertebrale. Per questo se ne consiglia la  somministrazione solo una volta a settimana;
  • anche il polmone è un alimento ottimo e gradito al gatto, che può mangiarne in abbondanza, ma sempre scottato in acqua bollente per qualche minuto;
  • altro alimento alternativo e più economico è la trippa, ma anche questa va data con moderazione, non più di due volte a settimana.

Per finire bisogna fare particolare attenzione alle frattaglie di maiale (fegato, polmoni e rene) perché possono essere veicoli per l’herpesvirus della pseudorabbia.

12. Uva, uvetta e ribes 

Tra i cibi tossici per il gatto non vanno dimenticate l’uva e l’uvetta. L’uva contiene infatti un agente, ancora non identificato, che colpisce i reni e può portare all’insufficienza renale. Vomito ripetuto e iperattività possono essere i primi segni di intossicazione ed è essenziale una visita di emergenza dal veterinario.

13. Avocado

Anche l’avocado è considerato un cibo assolutamente nocivo. Foglie, semi, buccia e polpa dell’avocado contengono la persina, sostanza che genera nel gatto vomito e diarrea.

14. Solanacee: patate, peperoni, melanzane e pomodori verdi

Le patate crude e i pomodori verdi ancora acerbi, le parti verdi e la buccia delle melanzane e i peperoni verdi contengono alte dosi di solanina, un alcaloide che causa gravi disturbi gastrointestinali, ed anche letargia e debolezza cronica nei casi più gravi. 

Le patate vanno evitate anche se cotte, perché possono causare occlusione intestinale. 

15. Noci di Macadamia, noci, mandorle e semi oleosi

Tra i cibi tossici per i gatti ci sono anche le noci di Macadamia per via di una tossina in grado di causare vomito, diarrea, dolori addominali oltre a difficoltà di movimento, come la zoppia e rigidità muscolare.

Per quanto riguarda le noci, noci pecan, mandorlenocciole e tutta la frutta secca e i semi oleosi in generale non sono di per sé tossici, ma semplicemente troppo ricchi di grassi per un gatto e per questo ugualmente dannosi: se ingeriti a lungo termine l’alto contenuto di grassi può potenzialmente causare pancreatite.

16. Impasto del pane crudo e lievito di birra

Altro alimento da evitare che capiti a tiro di un gatto: il suo stomaco è l’ambiente ideale per la moltiplicazione dei batteri che permettono la lievitazione dell’impasto crudo del pane, potrebbe espandersi fino a portargli gravi problemi respiratori.

Inoltre se l’impasto crudo non è un impasto realizzato con lievito madre, ma con lievito di birra produrrà alcool con conseguenze gravi come puoi leggere nel paragrafo successivo dedicato proprio all’alcool.

17. Alcool

L’alcol non dovrebbe mai essere offerto a nessun animale domestico, e può essere rapidamente fatale per i gatti.

Può causare vomito, diarrea e diminuzione della coordinazione. Se non si interviene rapidamente può portare a difficoltà respiratorie, tremori, modificare il pH del sangue e indurre coma o convulsioni, con conseguente morte.

L’alcol può essere assunto anche in modo diverso dalle bevande: bisogna prestare molta attenzione all’impasto crudo del pane, al lievito di birra e alla frutta in fermentazione, oltre che ai gel e alle salviette imbevute d’alcool per le mani.

18. Cibo ammuffito

Il cibo ammuffito può sviluppare micotossine e aflatossine, che nell’organismo del gatto si comportano al pari di un veleno. Bisogna fare attenzione ai formaggi erborinati (gorgonzola, roquefort ecc), la frutta caduta dagli alberi, il pane raffermo e qualsiasi altro materiale organico in decomposizione.

19. Oli di agrumi 

Un’altra sostanza a cui bisogna fare attenzione sono gli oli di agrumi, che si trovano comunemente nei trattamenti insetticidi, negli shampoo, nei profumi e vengono a volte usati come additivi alimentari.

I principi attivi pericolosi sono il limonene e linalolo e il gatto può venirne a contatto non solo con l’ingestione, ma anche attraverso la pelle. Questi oli possono causare tremore, scialorrea (eccessiva salivazione), depressione e debolezza generale.

20. Spezie

Le spezie non vanno mai somministrate ai gatti, così come i cibi speziati, pepati o piccanti.

21. Tabacco

Il tabacco dei sigari delle sigarette o il tabacco da pipa sono fortemente tossici per i gatti. La dose tossica minima un gatto va dai 2 mg ai 10 mg di nicotina pari ad una quantità da 1 a 5 sigarette o un quinto di sigaro. I sintomi dell’intossicazione sono mancanza di coordinazione tremori e tachicardia.

22. Agrumi

I gatti solitamente non sono attratti dagli agrumi. Il loro organismo (contrariamente a quanto accade nell’uomo) sintetizza la vitamina C (acido ascorbico) in maniera autonoma: è necessario quindi fare molta attenzione agli integratori dato che un eccesso di questa vitamina vien secreto nelle urine sotto forma di ossalato, frequente causa di calcoli alla vescica.

23. Luppolo

Sia il fiore che la pianta freschi di luppolo sono fortemente tossici per i gatti.

24. Piante pericolose per i gatti

Le più note sono giglio, amarillide, azalea, rododendro, sterlizia, iris, narciso, agrifoglio, edera, tulipano, rabarbaro.

Le conseguenze da intossicazione di una di queste piante variano dai classici disturbi gastrointestinali all’insufficienza renale, insufficienza cardiaca, insufficienza epatica e, in casi gravi, persino la morte.

Nel caso ci si accorga che il gatto ha ingerito o rosicchiato una di queste piante è meglio portarlo immediatamente dal veterinario.

Infine, altri cibi tossici per il gatto sono:

  • Avanzi della tavola
  • Cavoli
  • Olive intere (il gatto può ingerire il nocciolo). Optare per olive snocciolate.
  • Senape (soprattutto i semi)

In conclusione

A volte, in assoluta buonafede, si rischia di proporre al nostro gatto qualcosa del tutto inappropriato. Quello che bisogna tenere sempre a mente è che il gatto è un carnivoro obbligato e che la sua salute dipende moltissimo dal giusto apporto di proteine e di liquidi, essendo per natura poco portato a bere.

Non sempre la composizione degli alimenti industriali soddisfa queste necessità, oltre ad essere spesso ricchi di appetizzanti, che hanno la finalità di fidelizzare un animale notoriamente “difficile” da accontentare.

Per questo motivo fatti seguire da un esperto in nutrizione se opti per un’alimentazione casalinga o BARF, o leggi sempre con attenzione l’etichetta di ciò che compri per avere la certezza di stare comprando qualcosa di realmente appropriato al tuo amico.

Nel caso volessi un’aiuto nell’imparare a leggere le etichette ricorda che tra i miei servizi c’è quello di consulenza, sempre gratuita e senza impegno. Scrivimi all’indirizzo info@secondonaturapetfood.it o attraverso la pagina dei Contatti.

Foto di copertina di Matthias Oben da Pexels

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Valeria De Riso

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