È molto importante che entrambe le ciotole dei nostri amici pelosi, quella del cibo come quella dove bevono, siano sempre pulite. Ma con quali prodotti?
Come pulire la ciotola del cane e del gatto
La cosa migliore è utilizzare metodi che non rilascino profumazioni troppo forti o, peggio, residui chimici, ma prima di parlare di come pulire la ciotola facciamo una piccola premessa sui materiali.
Le ciotole possono essere di plastica, di acciaio, di ceramica, di bamboo e di silicone, vediamo insieme le loro caratteristiche.
I materiali in cui sono fatte le ciotole
Plastica: le ciotole in plastica sono economiche, leggere e abbastanza pratiche, però si rovinano facilmente: con l’usura possono perdere delle microparticelle e può succedere che si creino dei piccoli solchi dove si annidano muffe, oppure che il cane le mordicchi danneggiandole; inoltre nelle ciotole di plastica gli odori resistono più a lungo e questo potrebbe renderle sgradite ai gatti.
Acciaio: le ciotole in questo materiale sono un po’ più costose, ma più sicure perché difficilmente un cane le potrà rompere a morsi; sono molto resistenti, quasi indistruttibili. Durano a lungo, non assorbono gli odori, si puliscono ed asciugano con facilità, assicurando la massima igiene. A volte non sono molto gradite ai gatti perché eventuali riflessi di luce possono infastidirli, inoltre possono provocare delle reazioni con la comparsa di punti neri i foruncoli sul mento.
Però esistono anche delle versioni di acciaio rivestito con smalto atossico, e con un comodo disco di gomma antiscivolo nella parte sottostante.
Ceramica e Vetro: sono i materiali più igienici che ci siano, davvero ottimi per le ciotole. La ceramica è molto più stabile della plastica o dell’acciaio perché più pesante e diventa difficile ribaltare la ciotola, tuttavia, come il vetro, è un materiale più fragile e può rompersi cadendo o se viene rovesciata o urtata. Ci sono alcuni gatti a cui non piacciono quelle di vetro a causa della trasparenza.
Bamboo: questo materiale è usato solo di recente per le ciotole. Sono fatte in fibra di bamboo e amido di mais, una sorta di “silicone naturale” senza plastificanti, sicuro ed ecologico. Il bamboo inoltre è biodegradabile e compostabile, viene perciò smaltito facilmente con i rifiuti organici non inquinando l’ambiente.
Silicone: le ciotole in questo materiale sono comode quando si viaggia o per offrire dell’acqua durante le passeggiate nei periodi più caldi dell’anno. Non sono indicate per l’uso quotidiano, perché spesso sono troppo piccole, poco stabili, essendo pieghevoli e poco resistenti. Inoltre non è facile pulirle in modo efficace.
Cosa è meglio usare per pulire la ciotola?
La cosa migliore è usare prodotti naturali, perché i detergenti chimici possono lasciare dei residui poco piacevoli, se non tossici, oltre a profumazioni che possono infastidire l’animale.
Aceto di vino bianco, aceto di mele, bicarbonato, sale o microrganismi rigenerativi, sono i “detergenti” che consiglio. Sono naturali, non lasciano residui chimici e sono economici, inoltre non lasciano odori, anzi cancellano qualsiasi odore molesto.
L’aceto ha anche il vantaggio di eliminare il calcare dalla ciotola dell’acqua.
Nel caso in cui l’aceto di vino risultasse avere un odore troppo pungente, una valida alternativa è l’aceto di mele derivato dalla produzione del sidro di mele.
I microrganismi sono batteri rigenerativi che si sostituiscono a quelli patogeni degenerativi, favorendo il ripristino di un ambiente microbico benefico e salutare.
Sono quelli che uso attualmente e ne sono estremamente soddisfatta.
In che modo pulire la ciotola
La prima cosa da fare, comune a tutti i metodi, è pulire la ciotola eliminando eventuali rimanenze di cibo con della carta da cucina. Poi si potrà usare l’aceto, o il sale con il bicarbonato, o i microrganismi rigenerativi.
Come pulire la ciotola con l’aceto: si versa nella ciotola un cucchiaio di aceto di vino bianco o di mele e con una spugna, dedicata solo a questo uso, si strofinano ben le pareti e il fondo, che probabilmente sarà viscido per via dei residui di saliva. L’aceto inoltre aiuterà a rimuovere eventuali residui di calcare. Bisognerà poi sciacquarla con abbondante acqua e asciugarla.
Come pulire la ciotola con bicarbonato e sale: si prepara una sorta di “crema” con il sale e il bicarbonato di sodio, formata da un cucchiaino di bicarbonato di sodio, uno di sale e pochissima acqua, si distribuisce nella ciotola e si sfrega. L’azione abrasiva delle due sostanze aiuterà ad eliminare i cattivi odori e a rimuovere sporco e batteri grazie alle loro proprietà antibatteriche e antifungine.
Volendo, si può poi aggiungere pochissimo aceto, che a contatto con il bicarbonato farà reazione producendo una sorta di schiuma, e aiuterà a rimuovere il calcare dalla ciotola, che andrà poi risciacquata con acqua calda.
Come pulire la ciotola con i microrganismi rigenerativi: esistono numerose aziende che rivendono i microrganismi rigenerativi; io ne utilizzo un tipo specifico per animali domestici che si diluisce in acqua e si nebulizza nella ciotola, dopo aver rimosso eventuali residui di cibo, e si lascia agire, senza risciacquare. Questa stessa miscela può essere usata anche per la pulizia di tutti gli altri oggetti del cane o del gatto, oltre che sul loro mantello e nella bocca.
Non hanno nessuna controindicazione trattandosi di batteri 100% naturali, totalmente biocompatibili, usandoli inoltre si favorisce la rigenerazione del microbiota ambientale e si contribuisce a non inquinare l’ambiente, ma anzi a renderlo più sano!
E tu, come pulisci di solito le ciotole dei tuoi animali?
Se hai qualche curiosità o vuoi qualsiasi altra informazione, scrivimi pure all’indirizzo info@secondonaturapetfood.it o nei commenti!
Photo credit Luisella Planeta