Gli additivi nutrizionali assicurano sempre e realmente la salute dei cani e dei gatti? E cosa sono?
Cosa sono gli additivi nutrizionali
Gli additivi nutrizionali, da non confondere con quelli tecnologici (conservanti, antiossidanti, emulsionanti, regolatori di acidità), e quelli organolettici (aromatizzanti e coloranti), vengono aggiunti nel cibo industriale per animali a fine produzione per reintegrare minerali e vitamine persi per le elevate temperature della lavorazione e, di solito per una questione di costi, sono di origine chimica.
Anche a chi sceglie per il proprio pet un’alimentazione casalinga, spesso viene consigliato di aggiungere un integratore multivitamico perché la cottura impoverisce gli alimenti.
Additivi nutrizionali sintetici e additivi nutrizionali naturali
Nessun additivo nutrizionale sintetico potrà mai replicare le vitamine, gli enzimi e i sali minerali naturali, perché non sarà ugualmente biodisponibile e assimilabile. Mancando le sostanze di accompagnamento presenti nella frutta e nella verdura che aiutano l’eliminazione dell’eccesso in modo naturale, vitamine e sali minerali sintetici vengono riassorbiti forzatamente dall’intestino finendo nel sangue e negli organi interni, creando accumuli da cui nel tempo scaturiscono problematiche di salute.
Inoltre la produzione sintetica non riesce a riprodurre l’enorme varietà naturale delle vitamine. Per esempio si stima che esistano 270 varianti di carotenoidi, uno stadio iniziale della vit. A, artificialmente si riesce a riprodurne solo uno, il betacarotene.
Vitamine e minerali possono però essere estratti dagli alimenti e opportunamente stabilizzati conservare intatte tutte le loro benefiche proprietà. Per fare qualche esempio, la polvere di guscio d’uovo può essere usata per integrare il calcio, l’estratto di rosa canina è un’ottima fonte di vitamina C, o un mix di alghe può apportare il giusto fabbisogno di sali minerali, e saranno molto più efficaci rispetto a dosi elevate delle stesse sostanze prodotte in laboratorio: l’organismo li riconoscerà immediatamente e li assimilerà e sfrutterà al 100%, assecondando il suo fabbisogno.
Purtroppo gli additivi di origine naturale sono anche più costosi dunque poco convenienti per le aziende che producono mettendo al primo posto il profitto e non il benessere dei loro fruitori.
Gli additivi nutrizionali e la salute di cani e gatti.
Gli integratori, in certi casi, possono essere addirittura dannosi. Se assunti in eccesso possono causare:
- diarrea, perché alcune di queste sostanze non possono essere accumulate dall’organismo, di conseguenza vengono espulse dall’intestino che ha una soglia massima di tolleranza
- problematiche ossee ed articolari come la displasia: dosi troppo elevate di vitamina D possono determinare un eccesso di calcio nel sangue (ipercalcemia) con conseguenze sulla formazione dello scheletro; quantità troppo alte di vitamina A possono compromettere la formazione delle articolazioni (fonte “Il libro nero dei veterinari” – Jutta Ziegler)
- copropfagia, perché le vitamine del gruppo B sintetiche possono diventare competitrici di quelle naturali, determinandone la carenza, la cui conseguenza è spesso mangiare le feci.
Come valutare il cibo in relazione agli additivi nutrizionali
Assumere integratori vitaminici e di sali minerali non è una cosa semplice come può sembrare, perché il corretto funzionamento e la giusta assimilazione dipendono, non solo dalla loro natura – è preferibile che siano di origine naturale e non sintetica – ma anche dalla loro sinergia. Per essere di supporto garantendo all’organismo il giusto equilibrio minerale devono essere ben bilanciati, sia che si aggiungano ad una dieta casalinga o BARF, sia che si trovino tra gli ingredienti del prodotto che si sceglie di acquistare per il proprio amico a quattro zampe.
Cibo umido
Il cibo industriale umido, se prodotto con materia prima fresca, di qualità e cotta a bassa temperatura, manterrà le proprietà nutrizionali e organolettiche, e non necessiterà di alcuna integrazione vitaminica o minerale. Dunque bisogna fare molta attenzione quando si leggono le etichette: la presenza di integratori nutrizionali nel cibo umido – soprattutto se integratori di sintesi – è indice di una qualità molto bassa.
Crocchette pressate a freddo
Per quanto riguarda il secco, tra le crocchette, solo quelle pressate a freddo e prodotte con materie prime di qualità sono prive di additivi nutrizionali.
Crocchette estruse
Tra i prodotti estrusi che prevedono necessariamente lavorazioni ad alte temperature – le quali rendono necessaria l’integrazione delle sostanze perse durante la cottura – sarà meglio preferire quelli con pochi additivi accertandosi che siano naturali ed estratti da materie prime di qualità.
Per concludere
In conclusione saper leggere attentamente le etichette di quello che pensiamo di acquistare ci aiuta a valutarne la reale qualità, se poi l’azienda che scegliamo è anche trasparente sull’origine delle materie prime siamo ancora più sicuri di fare un acquisto nella giusta direzione per garantire salute e benessere ai nostri compagni pelosi.
Se vuoi imparare a leggere le etichette puoi scaricare gratuitamente la “Guida rapida alla lettura dell’etichetta” cliccando sul pulsante qui sotto
In alternativa, se vuoi un’analisi più approfondita dell’etichetta del cibo che stai attualmente usando, puoi richiedermi una consulenza, gratuita e non impegnativa, riempendo il modulo nella pagina dedicata alla “Consulenza alimentare“, o scrivendomi all’indirizzo info@secondonaturapetfood.it.
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