La dermatite nel gatto può avere molte cause scatenanti, è necessaria perciò un’attenta analisi e diversi esami diagnostici per capire quale sia l’origine e poter intervenire correttamente.
Le diverse cause della dermatite nel gatto
Allergia alla saliva della pulce
Circa il 50% delle dermatiti nel gatto è causata da una reazione allergica al morso della pulce (DAP): quando una pulce morde deposita una piccola quantità di saliva nella cute del gatto che può avere un prurito intenso e presentare croste sul collo, all’inguine, sul dorso e alla base della coda.
Acari
Molto spesso la dermatite nel gatto è causata dagli acari. Ce ne sono molti tipi diversi, i più comuni sono:
- il Demodex cati da cui deriva il nome Rogna demodettica o demodicosi, che si presenta con alopecia, croste con scaglie molto grandi e seborrea;
- l’Otodectes cynotis, da cui il nome Rogna otodettica, che si posiziona all’interno dell’orecchio del gatto provocando con le sue feci arrossamento della pelle e un cerume nero e secco;
- la Cheyletiella, detta anche “forfora che cammina“, perché questo acaro è un po’ più grande del solito (da un terzo a mezzo millimetro) e sembra una piccola squama che si muove; provoca una reazione localizzata in genere sul dorso dell’animale.
Dermatofitosi (infezioni fungine)
Un’altra causa della dermatite nel gatto sono le dermatofitosi, o tigna del gatto, delle infezioni causate da alcuni funghi chiamati dermatofiti. Si presentano in genere con un’alopecia (perdita totale di pelo) non pruriginosa e diversi gradi d’infiammazione della pelle. Di solito vanno soggetti a questo tipo di dermatite i gatti immunodepressi e che vivono in condizioni di scarsa igiene.
Altre cause della dermatite nel gatto
La dermatite nel gatto può presentarsi anche a causa di malattie autoimmuni, per un forte stress dovuto a cambiamenti in casa o alla presenza di un altro animale che genera conflitti (giusto per fare un paio di esempi), come reazione allergica ai farmaci, a causa disfunzioni ormonali, metaboliche o della tiroide, o anche per intolleranze/allergie alimentari.
Dermatite nel gatto: non solo un problema della pelle
La pelle è l’organo emuntore, cioè deputato all’espulsione degli scarti del metabolismo (tossine) più esteso del corpo, come nell’uomo anche nel gatto (e nel cane).
Alla base della crescente diffusione della dermatite nel gatto (come nel cane), quale che sia la sua causa scatenante, molto spesso c’è l’indebolimento del sistema immunitario dell’animale, causato da un’alimentazione non appropriata.
L’industria alimentare per gatti nel tempo ha perso di vista la loro natura di carnivori obbligati, producendo cibo sempre più ricco, non solo di appetizzanti e zuccheri che creano una sorta di dipendenza negli animali, ma di cereali a sfavore delle proteine: il gatto non è biologicamente predisposto a processare gli amidi non producendo l’enzima amilasi necessaria per la loro scissione e metabolizzazione.
In natura infatti il gatto assumerebbe questa categoria di nutrienti in piccolissime dosi, direttamente dalle interiora delle sue prede, dunque predigeriti.
Inoltre la presenza di metalli pesanti nei grossi pesci pescati in mare (tonno), di antibiotici nei pesci di allevamento (salmoni), gli additivi e i conservanti chimici, gli appetizzanti, gli zuccheri affaticano l’organismo che non riesce a smaltire un accumularsi sempre crescente di tossine.
La dermatite nel gatto diventa non più solo una questione di pelle sensibile, ma spesso rappresenta un tentativo del corpo di eliminare questi accumuli che generano infiammazioni.
La pelle del gatto e il legame con il sistema immunitario
La pelle presentando uno stato infiammatorio diventa il terreno ideale per la proliferazione batterica.
Le lesioni provocate dall’infiammazione, oltre che dal prurito e dal conseguente grattarsi dell’animale, privano la pelle della sua barriera di difesa immunitaria funzionale e ogni tipo di batterio o fungo o acaro può prendere il sopravvento.
Normalmente la pelle mette in atto propri meccanismi di protezione e riparazione, gestiti da un sistema immunitario forte, ma se il sistema immunitario è compromesso perché la flora batterica non è in equilibrio a causa dell’alimentazione inappropriata, la pelle non riesce a svolgere queste funzioni, che tra l’altro con l’età del gatto tendono a diminuire.
Cosa fare per contrastare l’insorgenza della dermatite nel gatto
Visto il gran numero di cause possibili, la miglior cosa è rivolgersi ad un veterinario specializzato in dermatologia che, analizzando la situazione e avvalendosi degli esami e delle analisi che riterrà opportune, potrà arrivare a formulare una diagnosi e proporre una cura adeguata.
Noi dal nostro canto possiamo senz’altro intervenire sulla sua dieta, magari con l’aiuto di un nutrizionista, perché per trattare efficacemente le dermatiti nel gatto e prevenirne le ricadute, quali che ne siano le cause, è fondamentale sostenere il sistema immunitario anche attraverso l’alimentazione.
Una dieta sana e naturale, è il primo passo da compiere per affrontare tutte le malattie della pelle, perché permette di mantenere sano il sistema immunitario.
La migliore alimentazione da seguire sarebbe quella casalinga, o la BARF, seguiti da un esperto nutrizionista.
In caso non fosse possibile perseguire questa strada, l’alternativa è scegliere con cura il cibo commerciale che compriamo, privilegiando l’umido in modo da fornire al gatto, poco portato a bere per natura, la giusta quantità di liquidi.
Evitare i cibi con conservanti, appetizzanti, zuccheri o qualsiasi altro additivo chimico e che siano stati sottoposti a cotture prolungate a temperature elevate, che hanno come conseguenza la perdita dei nutrienti.
L’ingrediente di base deve essere la carne di buona qualità, proveniente da animali allevati liberi in modo sano, senza antibiotici.
Un ulteriore aiuto per il gatto può essere un drenaggio delle tossine accumulate nel corpo, attraverso la somministrazione di acqua in abbondanza, o con prodotti idonei a base di componenti naturali.
Come orientarsi nella scelta del cibo commerciale
Per scegliere il cibo più appropriato per il nostro gatto abbiamo a nostra disposizione uno strumento importante: l’etichetta.
Imparare a leggerla, per non cadere negli inganni degli slogan e del marketing, è fondamentale per capire cosa contiene il prodotto che stiamo valutando.
Puoi scaricare gratuitamente la “Guida rapida alla lettura dell’etichetta” cliccando sul pulsante qui sotto
In alternativa, se vuoi un’analisi più approfondita dell’etichetta del cibo che stai attualmente usando, puoi richiedermi una consulenza gratuita e non impegnativa riempendo il modulo nella pagina dedicata alla “Consulenza alimentare“, o scrivendomi all’indirizzo info@secondonaturapetfood.it.